venerdì 22 ottobre 2010

Tematiche Scabrose # 1,2,3,4

Oggi vorrei accennare (trattarli proprio no, non ho la forza fisica nè mentale!) ad alcune tematiche scabrose.
ma proprio accennare, le butto lì, via, poi si vedrà.

Tematica Scabrosa #1: il capoparto. a quasi otto mesi dal parto, ancora nisba. non è che mi manchino particolarmente, anzi, dopo 17 mesi senza, nemmeno mi ricordo più come ci si comporta, però...
ovvio che ne ho parlato alla ginecologa, la quale ha risposto che è normale, ma questa prolungata assenza comincia a farsi ingombrante più della presenza (quasi)

TM #2: la gelosia. ne ho già parlato. ma è sempre uguale se non peggio. gelosia di mio figlio, intendo. non sopporto che me lo tolgano di mano, che lo smanaccino, che dicano "vedi che sta bene anche senza te?" (maledette, ma io vi ho mai sottratto vostro marito per dirvi come stava bene a braccetto con me invece che con voi?)

TM #3: lo shopping compulsivo. del tipo che se non torno a casa con una bustina di plastica o di cartoncino attaccata al passeggino, sto male. mi sento una nullità.
sospetto si tratti di una compensazione della mancanza di lavoro/vita sociale fighetta/sonno, per cui mi riempio di gratifiche per non pensare, per premiarmi della mia resistenza psicologica o che cavolo ne so

TM # 4: i pensieri angosciosi. la buonanima della Hogg diceva che i pensieri angosciosi e tormentati sono sintomo di depressione. io non mi sento depressa clinicamente, mi sento stanca, fragile, a volte sull'orlo di un esaurimento per l'enormità del compito di accudire mio figlio e di essere sola con lui pressochè tutto il giorno (però questo credo sia normale, dai). ma sono capace di godere dei momenti bellissimi che mi regala la mia famiglia, e sono pienamente consapevole della mia felicità.
ciò non toglie che abbia frequentemente pensieri del tipo oddio se mi cadesse dalla finestra/se lo investissi in retromarcia con la macchina/se lo rapissero in un negozio affollato quell'unica volta che non l'ho allacciato bene, e via dicendo. in testa, a dispetto di tutte le misure di sicurezza che impiego ormai automaticamente, scattano sempre scenari inquietanti che si snodano alla moviola fino all'inevitabile, angoscioso e tragico epilogo. al punto che quando esco dal garage con la macchina, devo controllare circa trenta volte nello specchietto retrovisore che il placido pupone sia bello ancorato al suo seggiolino auto.

sono pazza? sì forse un po' sono pazza.

oggi avevo voglia di scrivere un po' per smaltire questi pensieri e condividerli con voi...
...a voi capita?
...e come state, in generale??

mercoledì 20 ottobre 2010

la miscela esplosiva e i ricordi di un anno fa

sto per dire una cosa originale:
è arrivato il freddo.

prendi un bambino di 7 mesi.
prendilo vivace e ipercinetico, mi raccomando. di quelli che se li poggi a terra partono a razzo gatton gattoni in cerca di un muro contro cui scapocciare, per intenderci.
aggiungi una mamma vagamente stanca, del genere che se aggiungi un imprevisto nel corso della giornata lei sbarella subito, e di brutto. del genere che non ha tempo ed energia per pettinarsi, tipo.
mettici un passeggino con delle cinghie così salde e sicure che è un piacere scarrozzarci il suddetto pargolo, nelle belle giornate tiepide. suddetto pargolo che poi si addormenta appena usciti, per la pace delle orecchie della mamma, ben contenta di passeggiare per ore senza meta, purchè stiamo tutti s e r e n i e z i t t a r e l l i, poco poco.

togli le belle giornate tiepide e sostituiscile con il gelo repentino e beffardo.

ecco.

io non so, forse sbaglio qualcosa. ma mio figlio se lo lascio libero in casa è una mina vagante.
se lo aggancio al seggiolone o lo metto nel lettino, si dispera e mi guarda tra i lacrimoni come a chiedere perchè insista a fargli deliberatamente del male psicologico.

come se ne esce?

per non abbruttirci troppo vorrei aggiungere che, un anno esatto fa, facevamo la famosa morfologica e scoprivamo che trattavasi di maschietto...da lì ho realizzato davvero. da lì "la cosa" ha preso seriamente forma nella mia mente, rendendomi madre, consapevole, pazza di gioia.

lunedì 18 ottobre 2010

corto circuito

volevo solo dire che siamo vivi e vegeti.
tutti tranne il mio povero pc.
una tazza di te' sopra, una secchiata.

a prestissimo dal pc del Papà!

martedì 5 ottobre 2010

Grazie Seal, grazie Heidi

beh che dire.

non c'è niente di meglio che accendere il pc la mattina presto, scarmigliata e già stanca, dopo una serata di routine casalinga con un pupo roboante sempre protagonista, e trovare su yahoo la notizia che il cantante sofisticato e la supermodella, ipermilionari e con squadra di pargoli, hanno girato, a coronamento dell'ultima fatica discografica di lui, un video hot. immagino (perchè non l'ho visto, ci tengo al mio precario equilibrio) si tratti comunque di una roba di gusto e garbata, con lenzuola di cotone candido, esibizione di luccicanti fedi al dito e magari fugaci apparizioni di foto dei pupetti sfocati, sullo sfondo.
magari, oso l'impossibile, per accaparrarsi la benevolenza dell'uomo e della donna medi, lei ha la ricrescita, non è truccata, magari lui ha le mutande con l'elastico smollato. chissà.
non solo, ma siccome i loro bambini sono evidentemente così bravi da giocare per ore e ore da soli in pace e armonia, hanno anche avuto il tempo di girarne uno più soft, per gli animi più sensibili e impressionabili.
(anche quello non l'ho visto, vedi sopra)...

bene. grazie di cuore!
senza rancore e senza ironia, eh.

lunedì 4 ottobre 2010

Una direzione verso cui andare

......mentre cercavo su internet delle all star verdi alte (non le ho trovate), mi sono accorta che avevo lasciato la tv accesa su un film stupido che faceva troppo rumore. mi sono alzata dal letto e sono andata a spegnerla. ho preso la pashmina, perchè sentivo freddo alla gola, alle spalle.
il cielo si è fatto sempre più grigio, si è alzato il vento. i panni stesi sbattono tra loro.
questo è il mio umore oggi.

vorrei avere ali grandi per coprire tutte le distanze in un baleno, e tornare laggiù a dare baci, e a farmene dare, tanti. vorrei riaprire le ossa del mio bacino per riaccoglierti dentro di me, solo un minuto, sentire i tuoi movimenti felpati e il tuo singhiozzo.
vorrei capire cosa c'è di sbagliato.
vorrei tradurre in frasi sensate le mie sensazioni, il mio battito accelerato. saper descrivere il calore e la tristezza.
vorrei sapermi calmare da sola, come ieri. e far capire che non si può avere sempre tutto. che non sono perfetta.

va tutto bene, va tutto bene. solo l'ennesima presa di coscienza. che l'amore non basta, forse, ma ce lo facciamo bastare. che vivere insieme si direbbe scontato, mentre io mi ostino a trovare la magia, e se non c'è a fabbricarla io, con piccole cose, una luce, un ingrediente, un odore.
mentre lui si consuma nella ricerca di altro, senza pace, senza sosta, io nuoto metodica verso il fondo di quel che possediamo, in cerca di bellezze che ancora non sappiamo, e mi sento dire, ancora una volta, da una faccia stizzita e annoiata di me, che sembra solo che non abbia una direzione verso cui andare.