lunedì 11 febbraio 2013

prove di nuova vita senza casa e con bambini allo sbando

E così siamo qui.
Installati a casa di mio padre come patelle sullo scoglio, con quei pochi scatoloni che ci siamo portati da Roma, ancora mezzo pieni. Accampati, insomma.
il papà ha iniziato il nuovo lavoro e io vago coi bimbi nel limbo a metà strada tra la vacanza e la nuova vita. Cerco di non stravolgere troppo le loro giovani vite e le poche loro abitudini, ma non è facile. Gran parte della difficoltà deriva, oltre che dal mio pessimo carattere ereditato direttamente da mio padre, colui che appunto ora ci ospita, dal fatto di non avere più un nostro spazio, una casa nostra dove essere la famiglia caotica e primitiva che ci piace tanto essere. Per carità è bello stare in mezzo ad un andirivieni di gente, ma non aiuta l' inserimento nella nuova realtà, e non aiuta nemmeno a sentirsi all'inizio di una nuova vita invece che in una specie di vacanza....
beh prima o poi ci sistemeremo, questo è certo.

Però, ecco, riflettevo sull'importanza di stare Noi Quattro. Di essere compatti e autonomi, e liberi. Perché è bello far crescere i bimbi vicino alla famiglia, ed è bello poter contare su tanti volenterosi al bisogno, ma non se poi il nucleo originario in qualche modo finisce per allentarsi, per disperdersi nella "mollezza".... Per me, abituata a fare tutto da sola, starmene a casa di mio padre non è facile. Mi sembra che mi manchi la spina dorsale di madre coraggio che finora mi ha sostenuta!
(sì lo so, sono una frignona)

Comunque stiamo bene, ce la facciamo. Sono io che ho bisogno di fare il punto della situazione a suon di lamentele!

È bello rendersi conto di quanto sia importante la propria famiglia, quella che si è creata con amore e dedizione, sconsideratezza e sudore della fronte.
È bello vedere che non si può tornare indietro, non più.
È una gioia accorgersi che tutto, tutto è cambiato, anche quando sembrava che il tempo si fosse fermato cinque anni fa.