martedì 20 aprile 2010

Zia, microcambiamenti, count down

La zia del pupone, mia sorella, è ripartita poche ore fa, dopo esser stata con noi il tempo sufficiente a riabbracciarci, riabituarmi alla sua presenza, permettermi di fare un giro di shopping per comprarmi qualche vestito e due paia di scarpe, vederla andar via di nuovo e sentirne la mancanza; la casa è ritornata silenziosa, col pupo addormentato (a fatica) nella carrozzina a suon di Torero Camomillo prima e carillon poi, e la scrivente abbandonata sul letto con un vanity fair fresco di pacca e il pc, un abbozzo di riordino dell'armadio, un pranzo che non può realmente chiamarsi tale nello stomaco e la speranza che il padre di mio figlio torni presto dal lavoro...

Il pupone è stato bravo, ieri per negozi ha raccolto complimenti e pizzicotti nelle guance, vestito da ometto e cicciottoso com'è, oggi invece piange molto e tanto per cambiare vuole sempre (sempre) stare attaccato al seno. ho pensato che forse mi sente pensierosa e un po' malinconica, e ne risente.

Ho una tinta fai da te che mi aspetta e che non so quando riuscirò a fare, un week end in programmazione con arrivi dalla mia città e cene in casa, e un articolo da leggere che parla di riorganizzarsi la vita partendo da microcambiamenti.
e credo che sia di questo che ho bisogno. un vestito nuovo. una coda di cavallo ben fatta. una ricetta nuova, un corso di lingue, un nuovo obiettivo. anche se mi dico che crescere bene mio figlio è già un obiettivo ambizioso e impegnativo. comunque. uno smalto per unghie. spalle dritte, sguardo più lucido sul mondo.

Oggi è martedì, hai voglia ad arrampicarti fino a sabato.

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