martedì 14 settembre 2010

Com'è difficile sentirsi capite

- sai che oggi pensavo a cosa mi sarebbe piaciuto fare nella vita se non avessi avuto tutta quella fretta di decidere...se non fossi diventata avvocato...

- mmmh

- mi sarebbe piaciuto da morire diventare fisioterapista

- eh anche a me. (assume l'espressione da battutona) fisioterapista di fiducia di una squadra di pallavolo (femminile)!

- ...

- ...anzi, di nuoto (sempre femminile)! eh eh eh... (ridacchia)

- ...

- (ridacchia sempre)

- e non mi chiedi come mai?

- eh? scusa, dicevi?

scriverò per quei quattro minuti che il nano mi concederà.
anche oggi ci aspetta una giornata soli soletti, e il tempo è pure fesso (anche se sembra migliorare lentamente).

ho sonno, sono stanca, stanotte lui ha dormito poco e dalle cinque e mezza ha fatto i suoi esercizi ginnici. non voleva il seno, voleva solo stare addosso a me. quell'unica volta che il Papà, al mio ennesimo ringhio, ha provato a prenderselo, in quattro e quattr'otto, e con due rapide gattonate alla cieca nel buio della stanza, pupone era di nuovo arrampicato sulla mia anca.

ho la sensazione di non essere compresa. non dal mio compagno, da cui sarebbe essenziale che fossi capita quando succede, come ieri, che abbia voglia di parlare di ME (diamine, di ME!)

non da familiari vari. hanno sempre fretta, e io sono stata facilmente incasellata nella categoria "neomamma un po' esaurita ma che non si può proprio lamentare con quel pupo così bravo che ha"

gli amici (non tutti, per fortuna) liquidano ogni mia manifestazione di stanchezza con sorrisi, perchè per loro essere madre (del pupone, poi) è solo fonte di gioie ineffabili, e che mi lamento a fare?

non chiedo niente, giuro. solo essere ascoltata, e capita.
solo che qualcuno dica, con sincerità, che è dura fare la mamma, tanto più da sola, lontana dalla famiglia che potrebbe essere di supporto in momenti di crisi o anche solo quando avessi bisogno di riposare un po'.
solo uno sforzo dal mio compagno, lo sforzo di starmi a sentire quando vaneggio, e di chiedermi il perchè, ogni tanto, di certe cose che dico o faccio proprio in un momento e non in un altro.

9 commenti:

  1. Cara...ti capisco benissimo..forse solo tra noi mammme possiamo capirci..possiamo intuire la nostra stanchezza e i periodi no..posso solo dirti che passerà, si va a giorni alterni..per quanto riguarda il marito io ho smesso di credere che mi stia ascoltando veramente..forse l'unico momento in cui mi ascoltava veramente era quando ero incinta...boh, forse gli facevo tenerezza..ora gli sembro solo una che vaneggia!!
    un abbraccio!

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  2. ma ci siamo noi, no?!? siamo qui apposta!
    e siamo tutte nella stessa barca: siamo stanche, assonnate, innamorate di un sadico torturatore, sopraffatte dalle emozioni contrastanti, dalla voglia di essere brave mamme e da quella di "essere" semplicemente noi...non possiamo sostituirci alla tua famiglia lontana, ma due chiacchiere davanti a un caffè virtuale le possiamo sempre fare. e poi, lasciamo stare gli uomini, hai letto "le donne vengono da venere, gli uomini da marte"?, è nel loro dna: non SANNO ascoltare, non è che non vogliono, non ci riescono proprio!! un bacio!

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  3. perfettamente d'accordo con Cocchina: ci siamo noi! Anche il dottor Ross ha dei deficit nell'ascolto: quello che mi fa impazzire degli uomini (almeno di una buona parte) è che spesso cercano di proporti una soluzione, di solito un po' raffazzonata e semplicistica, invece di stare a sentire; cioè non capiscono che la soluzione vera è parlare, dire le cose, a volte sputarle, per poi rielaborare e andare oltre. un ringhio ogni tanto, soprattutto in risposta alle battutone, aiuta. per il resto: anch'io sono vittima della sindrome della mamma-con-bimbo-buonissimo. risposta tipica se oso far presente che sono stanca: "ma scusa, dorme, mangia, è bello, sorridente, sano. ma di cosa ti lamenti? ci sono persone che non dormono per anni...". teniamoci strette, ragazze, che almeno tra noi ci si capisce!

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  4. Mamma non ascoltata? PRESENTE!
    Mamma in sindorme da ma-con-questa-bimba-fantastica-di-che-ti-lamenti? PRESENTE!
    Mamma che ha trovato nel web la sua salvezza? PRESENTE!

    Tesoro siamo qui apposta come hanno detto le altre.

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  5. Vuoi qualcuno che dica sempre la verità, solo la verità? Eccomi! c'ho fatto un blog!!!
    E sono sempre disposta ad ascoltare, quindi quando ti va di lamentarti, come dico sempre, puoi bussare alla mia porta.
    Le voci come la tua sono molto preziose per il lavoro che sto facendo: non aver paura a dire quello che provi, anche le cose più scomode, e non solo nel web: a furia di parlare, tutte insieme, finiremo con l'essere ascoltate.

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  6. nuvole, a me il blog è servito proprio per questo. non so perché ma nella vita vera è difficile essere ascoltata. capita su questo tema.
    bah...

    però col tuo compagno insisti, la genitorialità arricchisce il rapporto, perché noi diventiamo qualcosa di più, non può impoverirlo facendo sedimentare incomprensioni e non detti.
    insisti, fatti ascoltare. è importante!!!

    un abbraccio

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  7. Ci sono anch'io! Anch'io mi sono lanciata nel mondo dei blog per questo motivo... ho troppi amici senza figli, troppi con i figli grandi che si sono dimenticati come si stava senza dormire... Non dormo da circa due anni una notte intera... a volte mentre guido ho la sensazione che le macchine mi vengano addosso... parlo, parlo, parlo... a volte mi rendo conto che sto ripetendo le stesse cose ma per le persone che mi stanno accanto è come se le dicessi per la prima volta... ogni volta... tanto non sentono.
    Tatino fa del suo meglio... anche lui è stanco... qui il lavoro è diviso equamente... non mi posso lamentare... ma la famiglia lontana... questa sì che mi pesa... certo alcune volte, quando si trasforma in famiglia invadente brava soltanto a dare consigli improponibili, è meglio che stia lontana... un giorno scriverò dei buoni consigli ricevuti! E per fortuna che Bebè è un bimbo buono!!! Un abbraccio

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  8. @ tutte-tutte: grazie! siete preziose. benedetto il giorno che ho aperto il blog...
    sono combattuta tra la voglia di fare a meno del dialogo col Papà e quella di "combattere". propendo per la seconda perchè, come dice caia, il rapporto non può essere impoverito dai figli. però senza farne una questione di vita o di morte, e cercando sfogo anche altrove.
    un bacio a tutte! :)

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  9. Questo è l'ennesimo "ti capisco". E' una magra consolazione ma credo che noi donne, in fatto di uomini che non ci capiscono, siamo tutte sulla stessa barca. Magari ci sentono...ma non ci ascoltano.

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E' bello scambiarsi le opinioni...o anche solo farsi un saluto... Grazie!