Ok, ho circa tre minuti e quattro secondi di pace per scrivere. Pupone gioca da solo, alleluja, e Nanetta forse si sta appisolando ma molto più probabilmente no.
Ora capisco tutte le neo bis-mamme blogger che si eclissano, giuro che non dirò mai più nemmeno mezza parola di lamentela perchè non trovo i blog aggiornati.
Vorrei tanto, TANTO, scrivere di margherita, di quanto è meravigliosa, di come io sia pazza di lei in un modo che non avrei mai immaginato, di come stanno andando le cose e di come sia fiera di me.
Ma.
Non sono i jeans dell'anno scorso che non chiudono, no.
Non è la stanchezza atroce che mi pervade da tre mesi interi.
Non è l'abbandono da parte del mio corpo, che ha tenuto insieme i pezzi per un po' e poi si è afflosciato come un sacchetto di carta, vuoto, molle, riempiendo i vestiti dove non deve assolutamente e lasciandoli flaccidi dove dovrebbe riempirli.
Non è l'amica che mi scrive del salto di qualità sul lavoro mentre io lotto con il ciuccio della nana.
Non è nemmeno la casa, che mi pare sempre più inadeguata a questa famiglia, e che non riesco mai, mai, a tenere anche minimamente come vorrei.
Non è la solitudine.
Perchè a ciascuna di queste cose prese singolarmente c'è rimedio.
C'è la palestra, ci sono le ore di sonno, c'è la consapevolezza di me stessa e del fatto che tutto sommato non sono mica da buttare (ma cosa sto dicendo), c'è la colf, ci sono i rapporti veri.
Sono tutte quelle cose INSIEME.
E' questo a provarmi, è questo a lasciarmi senza fiato, in un'apnea eterna che dura da mattina a sera e che non mi lascia nemmeno il tempo di rimettere insieme i pensieri, perchè alla sera, dopo aver messo faticosamente a letto i nani, di me rimangono briciole che non bastano a rimettermi in pista.
so che sto sbagliando qualcosa. con i bambini, quello no. con me stessa, col papà sì. sto prendendo una direzione strana, un percorso sconosciuto in cui mi addentro circospetta. chi è questa donna? non è quella di due anni fa, non è quella di tre mesi fa. vorrei che scomparisse, a volte, e mi restituisse la tizia volitiva che ero.
mi sono adeguata a tutto. ho ceduto terreno su tutto. per un po' è andato bene, perchè era quello che serviva, ma ora che i confini tra me e i bambini sono evanescenti, fatico a ritrovarmi. finora mi sono detta "rimedierò, rimedieremo, più avanti", ma ora ho paura che cominci ad essere tardi.
vorrei avere tempo, tempo tempo tempo. e forza mentale.
tempo e forza per rimettermi in piedi senza rimpiangere niente,
per godermi i miei figli senza sentirmi un guscio vuoto.
Mi spiace sentirti così giù di morale. Ti posso dire che queste fasi le ho passate e le passo anche adesso ogni tanto. Le cose cambiano, ti sembra di non riuscire a fare tutto..... Che poi fare tutto è così necessario? Meglio fare meno e ritrovare se stessi. Che è quello che ora devi fare. Non farti travolgere
RispondiEliminacarissima, è come dici tu, che "le cose cambiano"...
Eliminae che mi sento travolta.
grazie della comprensione, per niente scontata. :)
Suppongo che passi anche la seconda volta, come è passata la prima. Forse ci si aspetta troppo da se stesse, con la convinzione che, essendo già rodate, sarà più facile?
RispondiEliminasicuramente sono la prima a giudicarmi inadeguata.
Eliminaora passo da te, è da un po' che non ti commento
Forza e coraggio!!!! Vedrai che è solo una questione di tempo e piano piano ritroverai un po' di te stessa....un bacio grande
RispondiEliminaciao francesca, e tu come stai? mannaggia mi sto perdendo tutte le vostre novità...!
Eliminaio abbastanza bene, anche se predico bene e razzolo male....nonostante di bimbo ne ho solo uno e di due anni, devo ancora ritrovare tante cose di me e sopratutto la giusto direzione da prendere.
Eliminamamma come ti capisco sembra che questo post lo abbia scritto io...
RispondiEliminasai annina, anche a me capita, anche se raramente, di scrivere così su altri blog. mi dispiace che anche tu sia disorientata come me, ma sono contenta che ci sia questa rete per aiutarci a vicenda.
Eliminaun abbraccio!
Ehi,ben trovata ....come tutte noi, ho tenuto d'occhio il blog e potevo benissimo immaginare che cosa ti teneva lontana dalla scrittura e dalla condivisione di questi momenti così straordinari ma così faticosi.
RispondiEliminaTi capiamo benissimo, e se può essere di qualche conforto per te e per tutte noi, il tempo vola e un giorno ti ritrovi sempre con due nani ma con i jeans che si chiudono e lo specchio che ti rimanda un'immagine che vagamente riconosci... E poi ritorni a lavorare, e ad aver voglia di vedere gente, e vedi i nani che cominciano a interagire tra loro e con altri nani... E pur essendo sempre stanchissima e ormai per sempre diversa da quella che eri prima, cominci ad apprezzare anche questa nuova "te"... Ce la facciamo, ne sono certa! Abbiamo un sacco di risorse, non da ultimo la capacità e la sincerità di ammettere che siamo alla frutta e la voglia di condividere, chiedere aiuto e riderci un po' addosso. Un abbraccio forte
grazie... che bel commento, me lo terrò nel cuore, davvero...!
Eliminacredo che la sindrome del guscio vuoto sia normale e fisiologica, anche perchè è dannatamente vera...poi, però, lo sai, ti accorgi che non sei così vuota! non metterti obiettivi troppo ambiziosi in testa, agli inizi della mia avventura con due figli quando arrivavo a sera e mi chiedevano come andava, rispondevo "siamo ancora vivi"! insomma: volavo davvero basso! ma perchè le energie erano sufficienti per quello! poi si recupera, piano piano, il rapporto con te, con lui: sarà di nuovo da inventare, da rimodellare intorno a voi, che non siete più quelli di tre mesi fa... se poi si vola basso, si apprezzano meglio le piccole cose...un bacio grosso grosso!
RispondiEliminaUn figlio di 4 mesi, un cane di trenta chili, un lavoro a tempo pieno, un axcasa al secondo piano senza ascensore un marito, una madre, un fratelo. E pensavo che io ero quella con l'acqua alla gola! Passerà, anche se vorrei che non passasse mai.
RispondiEliminaRaffaella
Tu? tu non ci sei, e se ti capita come a me non ci sarai per un pochetto ancora. Ma poi piano piano l'onda si ritirerà e potrai uscire dall'apnea, tornare a respirare un po' per volta.
RispondiEliminaE sopra tutto, a dormire. La mancanza di sonno aumenta il buio nel tunnel... ma c'è luce alla fine, credimi!
tu sei anche brava, vedi? io continuavo a piangere perché sto secondo figlio era arrivato troppo presto e non ero pronta... povero piccolo mio!