martedì 2 ottobre 2012

Asilo, finalmente

E' passato tempo, è passata una stagione.
Siamo cresciuti, cambiati, ci siamo amati e stancati.
Lei ha tanti capelli, ha quasi un dentino, quasi gattona, canta tanto, mi riempie di tenerezza.
Tu sei cresciuto, ora parli davvero, mi ami alla follia, mi ripaghi di tutti i modi in cui mi prodigo per voi, ami lei, la adori, sei grande, grande, grande.

Hai iniziato l'asilo, questa grande avventura che sembrava una montagna infinita e invece è un dolce approdo, è il tuo spazio lontano da noi femmine, è il luogo da cui torni a casa raccontandomi cose che non immagino, non so, è il covo segreto di voi pesti quando le mamme vanno via.
Lei sta con me, mi racconta la sua beatitudine si starsene in pace senza essere travolta dalle tue braccia affamate, poi ti cerca per casa e ti regala sorrisi sdentati quando compari in macchina col tuo zainetto.

E' passata un'estate, lunga e troppo calda, noi avevamo bisogno di sole tiepido, di verde e di brezza serale, ora c'è questo inizio di autunno che ci avvolge e ci fa sospirare, la mattina appena svegli e la sera, alle stelle.

Io sto bene piccolo mio, anche se a volte me lo chiedi cercando i miei occhi perchè lo vedi che qualcosa c'è, io sto bene anche se certi fantasmi a momenti tornano, anche se fatico e certi giorni arranco proprio, io sto bene e vorrei solo una spalla forte, un po' di riposo da questo ruolo faticoso che mi sono scelta.

Lo spettacolo più grandioso è vedervi crescere, sono i giorni di risate che mi regalate, è quella stella luminosa diversa dalle altre che la sera mi guarda dalla tapparella semichiusa.
E' quel sorriso ogni giorno più consapevole che ti vedo sul viso quando vengo a prenderti dalle tue mattinate via da me, è l'amore che condividiamo per tua sorella.

Ho un insegnamento, da questo settembre appena passato: sei davvero altro da me, lo sei davvero.
E questo è magnifico.



5 commenti:

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