domenica 21 novembre 2010

Madre Coraggio

ecco uno scenario da incubo.

metto a letto un Pupone fresco e tranquillo alle nove.
mi sveglia a mezzanotte e mezza un piantino sommesso, quasi dei deboli singhiozzi. mi alzo dal letto per prendere il piccolo, ma smette di piangere e lo lascio stare. dopo qualche minuto ricomincia, mi alzo di nuovo e nel buio della stanza mi abbasso verso il fondo del lettino per prenderlo.
sento qualcosa di caldo. di bollente. e io mi faccio di ghiaccio.
mio figlio giace inerte nel lettino e scotta.
urlo (ne sono sicura. in realtà ho rimosso molto di quei minuti interminabili, ma ne sono sicura).
lo tiro su e me lo stringo addosso, brucia.
gli tolgo il pigiamino e ribolle fino all'ultimo ditino del piede.
mi lancio alla ricerca di un termometro, butto giù scatole, apro cassetti alla rinfusa, nel frattempo lui è lì sul letto, rigido, e guarda un punto imprecisato del soffitto. il Papà è da qualche parte là intorno, gira e gira e non so che sta facendo e inizia a vestirsi perché io grido qualcosa come "pronto soccorso ti prego ti prego andiamo subito".
il termometro parte all'impazzata e si ferma a 39,9°.
gli faccio trangugiare alla cieca 10 gocce di tachipirina (saranno troppe? troppo poche? ma dove diavolo sta la ricetta del pediatra?)

vestirsi, copertina, garage, pronto soccorso.

dopo un'attesa che la metà sarebbe stata già troppo, arriva un pediatra con molta voglia di dare una lezione di medicina a due genitori esagitati. la febbre è un sintomo, una difesa dell'organismo e bla bla bla.
suppostina e bye bye.
la febbre scende, lui soffre, vomita a getto ma poi dormicchia.

il giorno dopo febbre a 38, 38,5° per tutto il giorno fino alle 19 quando, dopo la suppostina, ecco la ripresa. notte senza febbre, il giorno seguente cioè ieri lo trascorre vispo e canterino.
ieri notte sale di nuovo ma non supera i 38°, e oggi siamo sui 37,5°.
un po' di tossiciattola ma nient'altro.
e gli incisivi superiori in arrivo, pare.

non so se è un'influenza, se sono i denti, se devono spuntargli le macchioline di un esantema o che. però sta meglio, ha mangiato e per ora tanto basta.

la sottoscritta, dall'altroieri giustamente autoribattezzatasi Madre Coraggio, si è esibita in tutto il repertorio del genitore squilibrato: urla strazianti, occhio vitreo, atteggiamento isterico al pronto soccorso, misurazioni ripetute della febbre (con due termometri diversi, nb), concitata consultazione di forum e siti di pediatria su internet, pianti sommessi.
e poi ha somatizzato: colite, cervicale, mal di testa, inappetenza.

ok, ma era la prima febbre di mio figlio. non dimeticherò mai il suo visetto rosso come un pomodoro e gli occhi rivolti a guardare il vuoto mentre io gli parlavo e lui non mi guardava. e quelle gambette che bruciavano sotto il pigiamino. ho pensato, un esserino così piccolo non può sopportare questa febbre.

vorrei trarre un insegnamento da questa vicenda, ma la realtà è che non trovo alcunchè da imparare, se non l'autocontrollo che pure vorrei già possedere in dosi massicce.
cosa devo imparare? forse che la febbre non deve preoccupare?.
o che ai neonati succede?
oppure che se mio figlio sta male malissimo non mi devo precipitare a chiamare un medico ma devo osservare, capire, indagare per poi parlare col pediatra con un minimo di cognizione di causa?

bah.

l'unica cosa che per ora sto mettendo in pratica è l'arte della Paziente Attesa (a chi potrebbe obiettare che la mia attesa tutto sembra fuorché paziente, farei presente che le mie attese NON pazienti sono qualcosa di intollerabile per me e per chi mi sta intorno ;) ).
attendo che lui stia meglio, di vedere stasera se la temperatura gli sale di nuovo o no, e se sì attenderò domani per portarlo dal pediatra e sentire se dice o fa qualcosa di tangibile.
attendo che passi anche questo piccolo guaio, e di riprendermi pure io che sto uno schifo.

e attendiamo...

5 commenti:

  1. Aiuto che momenti!!! secondo me l'unico insegnamento che puoi trarne è che col senno di poi siamo tutti ottime persone razionali e competenti! hai fatto benissimo a portarlo in pronto soccorso, d'accordo la febbre è una riposta dell'organismo eccetera eccetera, ora lo sai, dovesse capitare saprai come prenderla, ma, caspita, è tuo figlio! meglio passare noi per ipocondriache, ma avere rassicurazioni e consigli in più, che fingere di avere tutto sotto controllo! ti abbraccio forte! mamma, coraggio!!!

    RispondiElimina
  2. Non ci sono insegnamenti... soltanto anni di vita che se ne vanno... tu ti scopri impotente... senti la paura vera... capisci che hai dei limiti enormi e anche se tuo figlio ti guarda chiedendoti aiuto tu sai che non puoi farlo... non come vorresti... lo abbracci e stai con lui... sei stanca ma in fondo che importa... resisti ... non pensavi di esserne capace... ma lo fai... per lui lo fai!!! Sei la mamma... una mamma coraggio!!!
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  3. anche io mi sto impanicando a ogni malessere di Vi. Pensa che 2 settimane fa si è svegliata con un occhio grosso come una palla da tennis , violaceo e completamente chiuso. A me avevano detto che ci sono tre cose per cui preoccuparsi seriamente nei bambini: la febbre alta e le infezioni agli occhi. Corsa al ps... grave congiuntivite con infezione dell'intera orbita.mi parlano di cervello/orecchie/naso etc come possibili zone di infezioni....antibiotico.

    ..stava meglio già dopo 6 ore, ma io ancora adesso glielo controllo ( " ma come faceva a sorridere con un'occhio così???")

    altro che coraggio! Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Sì, devi imparare a clamarti. Quella che per noi è un febbrone allucinante per loro è la norma.
    Anche DaddyBear si fa prendere dal panico sopra i 37.5° (e anche prima).
    IO per fortuna no eprchè se si va di testa in due è un casino.
    L'unica volta che ho portato Belvetta in PS aveva 39.5° che non calava con la tachipirina e manco col nureflex.
    E infatti aveva l'otite e piangeva ininterrottamente per il male, cosa insolita per un bambinio se ha "solo" febbre alta.
    Fra l'altro abbassare troppo bruscamente la febbre ad un bambino può provocare le convulsioni.
    Con l'esperienza ho anche imparato che le supposte funzionano molto meglio delle gocce (che fra parentesi fanno SCHIFO!) e non vengono vomitate.

    RispondiElimina
  5. Ciao, scusa se sorrido ma nel tuo racconto mi sembra di vedere la reazione di mio marito alla febbre dei bimbi (per lui è febbre da 36,8...): lui gli metterebbe la supposta dai 37,5, è convinto che sia contagiosa e che bisogna abbassarla con ogni mezzi (ripeto, anche i 36,8). Io invece sono molto più zen, ma di fronte ai 39,7 ho vacillato anch'io...
    e comunque la dose delle gocce è 3 per chilo ;-)

    RispondiElimina

E' bello scambiarsi le opinioni...o anche solo farsi un saluto... Grazie!