Questo post avrà una gestazione da record. perchè le mie idee sul nido sono tormentate, frutto delle circostanze, e perchè sono destinate ad evolversi con l'evoluzione della sottoscritta, oltre che di pupone. e poi perchè non ho mai abbastanza tempo per scrivere un pensiero compiuto.
pupone ha 19 mesi e non va al nido.
non ci va perchè io, mio malgrado, non lavoro, e anche se stare tutto il giorno a casa con lui non è una passeggiata e anzi spesso mi trascina sull'orlo del baratro per la mancanza totale di pause significative e per il suo bisogno di avermi pressochè sempre a meno di mezzo metro di distanza., dicevo, malgrado tutto ciò, non me la sento di delegare la sua educazione e il suo intrattenimento a qualcun altro se non è strettamente necessario.
non da ultimo, perchè economicamente è un salasso.
però quando il piccolo ha compiuto un anno ho iniziato ad informarmi, a visitare qualche nido della zona, e l'idea era di mandarlo a settembre di quest'anno, per permettere a me di rimettermi in pista e combinare qualcosa.
poi sono rimasta incinta subito di un bambino volutissimo. e tutti i dubbi sono tornati, e ai vecchi dubbi si sono aggiunte considerazione prettamente pratiche, supportate dalla ginecologa, del tipo "se va al nido si ammala e io sono incinta e non mi posso permettere di ammalarmi pure io nè di passare l'inverno a cambiare le pezze in fronte a lui ed al papà". perchè sento parlare di questi virus misteriosi, e giuro che non ce la farei, non voglio rischiare nemmeno di stare significativamente abbacchiata fino al nono mese.
praticamente è per quest'ultimo motivo che pupone rimanderà il suo ingresso al nido di qualche mese ancora.
la questione, a parte l'esaurimento fisico e nervoso cui vado incontro in certi giorni, è se questa è la scelta giusta per lui.
la mia sincera convinzione è che il nido sia un'opportunità per i genitori, non per i bambini. se lavorassi, non ci avrei pensato su nemmeno un istante, mi sarei solo preoccupata di trovare la struttura adatta.
ma, stando le cose come stanno, e potendo tutto sommato contare sulla mia buona volontà, la decisione è stata quella di rimandare.
solo che a volte guardo mio figlio e mi domando se non si annoi. se non avrebbe voglia di fare cose diverse. se non avrebbe bisogno, visto l'arrivo imminente del fratellino, di iniziare ad avere e coltivare uno spazio tutto suo, le sue mattinate al suo nido con le sue maestre fino all'ora di pranzo. per non parlare delle facce delle altre mamme full time al parco. ma sono così pure io??
tutto sommato, mi rispondo, è ancora un cucciolo. il fatto che io mi annoi a fare sempre gli stessi giochi, ad andare sempre per gli stessi parchi etc, non significa che sia lo stesso per lui. magari lui ha bisogno di me sul serio, e di tempo per consolidare le sue prime certezze e abitudini. se andasse al nido se la caverebbe egregiamente, ne sono certa, ma forse, se non è, come credo fermamente, la socializzazione che gli serve (non scherziamo) quanto piuttosto lo svago, allora per quello può bastare, ancora per un po', il mio (e di chi sennò?!) impegno.
diciamo che così mi sono messa, per il momento, a posto la coscienza.
però vorrei sapere: voi come la vedete? i vostri figli come se la passano? si accettano consigli e resoconti anche drammatici, tanto siamo tutti sulla stessa barca.
Ciao cara, anche io sono a casa da ormai 6/7 anni. Nessuno dei due più grandicelli (adesso 10 e 9 anni) è andato al nido, c'erano i nonni e io ho lavorato per poco a tempo pieno e poi part-time. Adesso il terzo ha due anni e mezzo ma non mi sono mai posta il problema nido; va bene se è una necessità dei genitori per il lavoro o perchè nessuno li può aiutare, ma se possibile preferisco tenerlo io a casa. Accidenti se penso che l'anno prossimo andrà alla materna ..... Un abbraccio e buon pomeriggio.
RispondiEliminaNon ho consigli... ma la mia esperienza sì e di una persona che mi sta vicina! Bebè è andato al nido... aveva 21 mesi e mi è sembrato prestissimo... fino a quel momento era stato con me e con il suo papà... entrambi ci siamo presi l'aspettativa visto che nessuno ci poteva dare una mano. Come dici tu il nido serve a noi genitori... loro sono ancora troppo piccoli per socializzare... e si è ammalato e l'anno scorso in questo senso è da dimenticare... mai niente di grave... mal di gola, virus intestinali, qualche otite e grandi febbroni... tutto nella norma... l'ho capito dopo... Quest'anno è diverso... è più grande e so che sta socializzando... ha il suo spazio... è contento ...
RispondiEliminaOra ti racconto della mia amica... ha un bimbo di 22 mesi e una di 5... l'anno scorso ha mandato il bimbo al nido (un nido in famiglia) per qualche mese perchè doveva andare al lavoro (un povero contratto a progetto) poi per problemi essenzialmente economici l'ha tenuto a casa proprio quando aveva la pancia enorme... (la bimba è nata quasi un mese prima) e nei primi mesi di vita della sorellina... in quel caso avrebbe preferito mandarlo al nido... perchè è stato molto faticoso...
Io mi guarderei intorno per trovare una struttura che, in caso di emergenza, possa fare al caso vostro...
ahhhh argomento spinoso! alla fine ci ho mandato anche l'anarchico! quando ho mandato lo svizzero ho pensato che ci serviva: a me, (come a tutte le mamme)e a lui per trovare uno spazio un po' suo, senza la mamma e il fratellino appena nato con le loro esigenze poco compatibili con le sue. E l'anarchico? ora ci va, perchè dopo un'estate di "giochi" (a modo loro, chiamiamoli scambi, interazioni, confronti...) col fratello e i cuginetti non ce la facevo ad immaginarmelo a casa con nonne e mamma per tutto il lungo, freddo e piovoso inverno bresciano. Non avranno bisogno di socializzare, certo, ma hanno bisogno di non stare solo con adulti. O almeno, questo è quello che mi sembra di poter dire a nome dei miei figli! Probabilmente se abitassi in contesti diversi, con mamme/amiche di bimbi più o meno coetanei con cui passare le mattinate non mi sarei posta il problema e avrei conciliato il tutto! con un ottimo effetto sul budget familiare! fa niente, vorrà dire che questi soldi spesi glieli detraggo dalle prossime paghette settimanali da qui ai 18 anni!
RispondiEliminaecco, io la mia non l'ho mandata al nido (già mandarla all'asilo è stata una sofferenza). Però ho potuto farlo perchè c'erano i nonni (io lavoro full-time che il part-time non me lo danno, sgrunt)
RispondiEliminaPer la mia esperienza fino ai due anni e mezzo i bambini di fatto non socializzano tra loro più di tanto, per cui stanno bene con i nonni o con i genitori. E come socializzazione basta quell'oretta in cui stanno al parchetto e incontrano qualche bambino. Che se si va sempre agli stessi orari negli stessi posti si incontarno pure gli stessi bimbi.
Poi il nostro caso particolare è stato molto fortunato: 2/3 amiche di mia mamma hanno nipotini coetanei della mia e quindi si incontravano tutti i giorni con i rispettivi nipoti che a loro volta sono diventati amici (ma solo dopo i due anni e mezzo hanno iniziato un po' a giocare tra loro, prima si cercavano ma poi ognuno stava per conto proprio)
questo per dirti che io ti appoggio nella tua scelta, e il discorso delle malattie che prenderebbe e che ti attaccherebbe andando al nido è un altra ottima ragione per non mandarlo: io proprio per questo motivo il primo anno di materna la lasciavo solo la mattina, perchè dormire al pomeriggio tutti stipati mi sembrava anti-igienico (e pure alla pediatra)
Al nido non sono nè pro nè contro.
RispondiEliminaI miei ci vanno, perchè io ho deciso di continuare a lavorare, con un part time,per districarmi agevolmente tra una mattina al lavoro e un pomeriggio con i figli.
Ci sono mamme che non possono scegliere.
Ma potendo scegliere?
io sono stata contenta.
Ma se una mamma non lavora, ben venga tenerlo a casa.
Alla materna andrà a 3 anni, non credo che a 3 anni si sia "vecchi" per staccarsi dalla mamma.
I virus che girano sono tanti, non sono più le soliti bronchiti/tonsilliti che beccavamo noi.
Ora ci sono i virus intestinali,800 malattie esantemetiche nuove, insomma, una vasta gamma di microbi su cui contare:)
Ciao, nel mio caso non si è trattato proprio di scelta. Io lavoro full time, mio marito pure e sono sprovvista di nonni (nel senso che i miei sono lontani e mia suocera ne ha sempre una), quindi per il Nanetto è stata scelta obbligata. Pur avendo tutta una serie di dubbi (si ammalerà un giorno sì e l'altro pure e poi se ne sentono così tante), alla fine lo abbiamo accompagnato... e devo dire che è stata una piacevole sorpresa. Si è letteralmente fatto prendere dagli altri bambini, giocando con loro, imparando a "condividere" e a comunicare con altri che non fossimo noi.
RispondiEliminaSì, il nido è per i genitori, e lo dico anche se sono un'educatrice. Ascolta, ma qualcosa da fare di diverso? Una ludoteca? Anche io sto cercando di strutturare un po' più le giornate al tarta, perché effettivamente ogni tanto ci annoiamo a stare in casa. Però sono ancora piccoli e il primo bisogno è quello materno, poi c'è il resto, quindi secondo me sarebbe meglio trovare qualcosa da fare insieme..
RispondiEliminaOk, voce fuori dal coro: bimbi non solo alla scuola dell'infanzia, ma proprio all'asilo nido!
RispondiEliminaIo ci ho mandato Belvetta a 9 mesi CONVINTA che fosse la scelta migliore anche per lei.
Andava al nido fino al pranzo e dalle 12.30 era con me.
Alla materna sta fino alle 16.00.
Si è sempre divertita tanto.
Ha avuto una crisi il primo mese.
Poi ha capito i vantaggi di giocare con altri bimbi e che la mamma veniva a prenderla ed ora corre dalle maestre e si diverte un sacco.
Torniamo a casa e mi racconta tutte le cose fatte mentre passiamo assieme tutto il resto del tempo.
Se la struttura è buona (presupposto fondamentale) è un'opportunità splendida per i bimbi e anche per le mamme, perchè con una buona scuola, un buon asilo ci si confronta, si vedono i proprio figli anche con gli occhi di un esterno che coglie sfumature che magari a noi sfuggono.
Ovvio che tu hai motivi pratici oggettivi per non mandare Pupone, ma io non concordo assolutamente con gli altri commenti mi spiace: la scuola, nella mia esperienza, è un'opportunità splendida fin da subito!
io l'ho portata al nido a 2 anni perchè volevo che socializzasse...è stato un disastro perchè si è ammalata continuamente in nove mesi ne è andata due si e no.
RispondiEliminaora siamo all'asilo e va meglio, credo...si è già ammalata 2 volte. non ci sono cose giuste o sbagliate fai quello che ti dice il cuore. non c'è fretta.
Anche io un anno fa mi sono posta questa domanda..alla fine al nido non ce l'ho mandato...mi sembrava di togliergli qualcosa...ero già tornata al lavoro e se lo avessi messo anche al nido non lo avrei più potuto vedere fino a sera (io lavoro solo il pomeriggio)...quest'anno la situazione è un po' diversa, lui è cresciuto e in questo periodo sto cercando, con l'aiuto del papà, di ritagliarmi qualche spazio libero....ho comunque deciso di non mandarlo ancora al nido sempre per la ragione di cui sopra anche se ci sono delle mattine che impazzisco tra lavori di casa e sue monellerie che vorrei avere qualche oretta per sistemare casa e stirare e fare le pulizie....
RispondiEliminaDevi pensare un attimino cosa ti fa stare bene soprattutto in questo periodo così delicato e di cambiamenti....piuttosto potresti parlarne con tuo marito e trovarti qualche spazio libero per te semplicemente per riposarti e poi magari qualche attività da fare con pupone...che ne so una ludoteca, un corso di musica per bimbi, delle letture in una libreria o biblioteca....penso che a Roma ce ne siano di cose da fare...
ti abbraccio!
Superbaby era andato al nido lo scorso anno, poi lo abbiamo ritirato, causa malanni continui e antibiotico a nastro. Aveva un anno. E a dir la verità quei malanni, ora, mi sembrano lo specchio del mio malessere, anzi, chiamiamola correttamente angoscia, all'idea di lasciarlo. Delle maestre, in gambissima, mi fidavo ciecamente. è che non ero pronta. Quest'anno abbiamo riprovato: 5 giorni di inserimento, poi tosse e raffreddore per altri 4, e oggi siamo rientrati. Lui, nonostante il piantino iniziale quando me ne vado (stamani come nei giorni dell'inserimento), ha l'aria contenta. A casa parla sempre dei 'mimmi', e per portarlo via ci vuole la gru. Forse quest'anno siamo pronti, mi sembra che abbia molta voglia di stare con altri bimbi e d'altronde gli faccio fare l'orario corto. Vedremo, navigo a vista, come al solito. Hai cuore e cervello, saprai fare la scelta giusta.
RispondiEliminaIo mi sento una madre snaturata, ma Di è andato al nido a 7 mesi. Nido famiglia con solo altri 2 bimbi. Quella era pura necessità di tornare al lavoro e tenermi il posto. Nessuna scelta, nessuna possibile mediazione, purtroppo. E ogni volta che lo devo dire mi sento un verme.
RispondiEliminaPerò ti dico una cosa. Quaest'anno Di va volentieri. Ha 24 mesi e a volte fatico a portarlo a casa. Non che l'anno scorso non andasse bene, ma quest'anno diciamo è una cosa che piace anche a lui. Quindi credo che Pupone possa tranquillamente aspettare e svagarsi con te per un altro po' :-D
Come ti diceva già Tatina, forse sarebbe utile al momento della nascita del fratelino che ci fosse una sruttura che conosce, ti aiuterebbe un po' con gli inizi se lui potesse stare lì la mattina.
Beh io ho 2 figli, la grande che adesso ha quasi 9 anni, non è andata al nido ma è stata da quando aveva 1 anno fino a 3, con una tata, una mia amica a dire il vero, che me la guartdava 3 ore al mattino perché dovevo lavorare. Il piccolo, 9 mesi, sta con me perché io non lavoro, e onestamente il problema del nido non me lo pongo e non lo farò neanche più avanti, ammeno che non trovi un lavoro e non sia strettamente necessario. La scuola materna assolutamente sì, non vedevo l'ora che iniziasse per la grande perché era una bimba iperattiva e vivacissima e a mio parere a 3 anni aveva bisogno di staccarsi un po' da me e socializzare, visto che prima non è che vedesse molti bambini. Non penso che un bambino piccolo abbia bisogno di "svago", non penso che si annoi a stare a casa con la mamma, prima dei 3 anni credo che i bambini non abbiano bisogno di uno spazio loro ma di fare quello che la mamma gli fa fare, e se ci sono dei momenti in cui si annoiano, pace, non c'è niente di male per loro. Io penso sempre a come sono cresciuta io e la maggior parte dei miei coetanei... non c'era tutta questa frenesia e attenzione nel far svbagare i figli, ci facevan fare quello che potevano, le nostre mamme, ma senza fissarsi se andava bene o sarebbe stato meglio qualcos'altro. Adesso ci facciamo troppe paranoie (e mi ci metto anch'io nel mezzo!); a parte che per te che sei distrutta a stargli dietro, tuo figlio starà alla grande a casa con la mamma!
RispondiEliminaIl nido a mio parere deve essere l'ultima spiaggia per un genitore, da scegliere proprio se non se ne può fare a meno.
Miei personalissimi pensieri comunque, spero tu riesca a chiarirti un pochino le idee e stare più tranquilla :)
Un abbraccio!
Io ho mandato Matteo al nido a 2 anni, ma è stato un disastro. Ha avuto di tutto, stomatite, otite, raffreddore...di tutto, quindi ho deciso di tenerlo a casa. Ovviamente faccio parte delle "fortunate" perchè ho mia mamma a casa e lo ha tenuto volentieri con lei. A settembre ha iniziato la materna ma fino alle 12.30, anche se io e mio marito torniamo non prima delle 19.00 a casa. Lo va a prendere mia madre e devo dire che le cose vanno un pò meglio, i bambini sono più grandi e socializzano di più. Anche secondo me il nido è l'ultima spiaggia, ma se non si può fare a meno, non si ha scelta.
RispondiEliminaA mio avviso fai bene a tenerlo con te, certo non è semplice soprattutto con la pancia che cresce sempre di più!!!
ti abbraccio
Raffaella
Ciao, sono passata per caso dal tuo blog e mi ha incuriosito il tuo post.
RispondiEliminaHo 2 figli e il secondo è andato al nido per necessità. Dovevo lavorare, così a malincuore l'ho dovuto mandare. Ora ha 14 anni e ti posso dire che per me è stata un'esperienza più che positiva.
La grande a suo tempo era rimasta con i nonni, ma ho preferito di gran lunga l'esperienza del nido del piccolo.
E' vero che i primi tempi si ammalano spesso, ma è un percorso che devono fare, perchè se non andassero al nido, si ammalerebbero cmq quando andrebbero alla materna. Una bella cura per aumentare le difese immunitarie può aiutare per i primi tempi.
Mio figlio si è divertito tantissimo, ha imparato a socializzare e per lui, che era molto timido, è stato di grande aiuto. E' diventato autonomo e ha fatto un sacco di esperienze positive, proseguite poi con la scuola materna.
Se non avessi dovuto lavorare, probabilmente avrei avuto i tuoi stessi dubbi, ma ti assicuro che oggi sono contenta di questa scelta.
p.s. leggevo alcuni commenti che dicevano che i bimbi piccoli non socializzano.
RispondiEliminaMio figlio aveva il suo amico del cuore. erano sempre insieme. Se cercavi uno, trovavi l'altro e anche con gli altri bimbi giocavano e si aiutavano.
ciao cara
RispondiEliminati dico la mia come hanno fatto tutte, convinta sempre piu' che ogni esperienza sia a se' e non esistano regole, anzi molto ha a che fare con l'unicita' del bambino e della situazione.
nel nostro caso e' stata una necessita', non lavoratva ma esistenziale.
io ero a pezzi e non avevo alcun tipo di aiuto.
a pezzi intendo psicologicamente, fisicamente, emotivamente. e quindi ce l'ho portato a 11 mesi, per 5 settimane, poi ha ripreso in maniera continuativa a 15, dandomi la possibilita' di rimettermi anche in gioco con il lavoro.
forse se momo non fosse stato un bimbo cosi esigente e faticoso l'avrei tenuto a casa fino ai due anni, eta' che a maggior ragione alla luce dell'esperienza che abbiamo avuto mi sembra la piu' appropriata.
e' infatti solo dopo i 18 mesi, intorno ai due anni che ho visto in lui davvero il vantaggio di andare al nido, fino a quel momento era solo un compromesso per sopravivvere tutti.
io non mi vergogno assolutamente di dire che io non ce la facevo a stare tutto il giorno tutti i giorni con lui, non ero in grado di ritagliarmi neanche mezz'ora per me e di conseguenza, mettendoci tutti i problemi connessi a un'alimentazione mai ingranata e a un sonno continuamente interrotto fino ai 18 mesi abbondanti, io ero arrivata alla frutta.
certo, il nido ha comportato molti problemi per le famose malattie, virus e contagi, ma probabilmente anche in questo dipende molto dai bambini. momo, nonostante se ne sia prese tante da costringerlo a casa, non ha mai avuto bisogno di un antibiotico ed e' stato curato unicamente con l'omeopatia con ottimi risultati. questo per dire che probabilemnte se avessi dovuto imbottirlo di antibiotici e cortisoni sulla mia personale bilancia avrei valutato diversamente i miei sacrifici.
un'altra questione e' anche la struttura. a parte il fatto che non mi sarei potuta permettere una tata, tra le due cose io avrei comunque preferito il nido. ovviamente il nido di un certo tipo. non uno qualsiasi.
nei primi anni i bambini hanno bisogno di figure adulte di riferimento piu' che di coetanei con cui socializzare, quindi secondo me e' importante trovare una struttura che garantisca un rapporto molto basso tra bimbi ed educatrici. e anche un luogo confortevole nel quale possano essere stimolati adeguatamente e magari in maniera complementare a quello che si fa a casa.
insomma, io ti dico la mia esperienza, poi aggiungo che non so ora cosa faro' quando nascera' brufolo, perche' da un lato non vorrei creare scombussolamenti nella routine di momo che apputno comincia davvero a trarre beneficio da questo spazio suo di autonomia rispetto alla famiglia, di condivisione e socialita'. dall'altro nascendo brufolo in inverno, temo tutto quello che momo potra' portarmi a casa che un conto e' prenderlo a due anni e mezzo, un conto a pochi mesi di vita.
e' anche vero che gestire due bimbi piccoli da sola tutto il giorno e' pesante, quindi anche questo e' da considerare.
di sicuro una cosa che mi sento di farti notare e' che se pensi di cercare in un nido un aiuto non e' il massimo farlo coincidere con la nascita del fratellino. un conto e' che lui la viva come la sua routine che rimane immutata nonostante la rivoluzione famigliare della nascita. un conto che la viva come il suo allontanamento in concomitanza col nuovo arrivato. a quel punto io lo terrei a casa. e magari quando torna il papa' che puo' occuparsi del piccolo portarlo a fare delle attivita' di "svago".
boh, e' un'idea.
in ogni caso sappi che come fai sbaglia :D
parola di una che non fa che scervellarsi e alla fine sis ente sempre nel caos piu' totale!
:*
grazie a tutte dei consigli, suggerimenti, resoconti e pacche sulle spalle.
RispondiEliminacome immaginavo, ogni famiglia ha la sua esperienza e ogni bimbo le sue preferenze.
ad essere sincera, io in pupone vedo una certa attrazione per gli altri bambini, più che altro curiosità, ma dura sempre poco. vedo che si illumina quando sta con me, e soprattutto quando sta con me e il papà insieme. mi sono detta che, caratterialmente, biologicamente, emotivamente, è ancora presto. e che probabilmente rimanderemo a settembre.
grazie ancora a tutte! :))