giovedì 24 novembre 2011

Mio figlio, il galantuomo


In pochi giorni mio figlio mi ha dato ripetute prove della sua galanteria e urbanità. a parte i baci di passione che mi stampa sulla bocca in continuazione mentre gli metto il pigiamino o mentre mangio o al risveglio al mattino, il mio pupone è gentile con gli altri bambini.
subendo l'invasione in casa sua di due bambini suoi coetanei, ha protestato quando una dei due gli ha prepotentemente sgraffignato il suo Bau, il cane gigante con due condivide i sonni da mesi; ma lui, con grande diplomazia, le ha offerto il puzzle con gli animali per riavere indietro il suddetto Bau (cosa che non si è verificata, giacchè la bimbetta si è presa anche il puzzle lasciando mio figlio con un palmo di naso e portandolo, me ne rammarico, a menarla leggermente).
esasperato dalle ruberie dell'altro bambino, gli si avvicinava con fare minaccioso ma poi all'ultimissimo momento sotto gli sguardi angosciati di noi mamme gli faceva una carezza sul viso dicendo "caro, caro bimbo", non so se per calmare se stesso o per indurlo a restituire il maltolto.
al parco, se gli si presta qualcosa ci gioca un po' ma poi la restituisce, incalzando il proprietario con ripetuti richiami se per caso tarda a presentarsi per la restituzione. e poi divide i suoi biscotti, offrendoli al prossimo ed eventualmente imboccandolo.
sotto questa coltre di affabilità e buone intenzioni, però, vedo il germe di un amor proprio che lo fa inorgoglire se gli si fa un complimento, e imbestialire se subisce un torto particolarmente ingiustificato, un'angheria fine a se stessa, un qualsiasi sopruso.

ad ogni modo, questa disinteressata cortesia non l'ha presa da me, che notoriamente sono gentile solo per salvare le apparenze e, mentre lui fa il piccolo gandhi, covo segreti rancori verso la prepotente e sguaiata nonna di turno.
non l'ha presa da suo padre, che, dopo aver ascoltato le mie narrazioni sui fatti di cui sopra, ha detto "mo' dobbiamo insegnargli a menare, però".

il che mi riempie di segreta e tenera speranza per il genere umano. se anche stiamo andando alla deriva, se anche i valori, i principi, stanno crollando inesorabilmente, per le nuove generazioni c'è speranza. è proprio vero che i bambini sono puri, senza macchia, ma non per questo si possono considerare carta bianca, perché in realtà sono pieni di bontà e buone intenzioni. è vero io che lo sgrido se mena altri bambini, anche se lo fa per difendersi, e che lo esorto a condividere le sue cose e a dispensare carezze e baci, ma la solenne verità è che è lui a costituire terreno fertile per i semi di bontà che io maldestramente spargo.
oh, poi esistono pure i bambini sciagurati, per carità, in genere figli di genitori altrettanto sciagurati.

io, lo ammetto, vado molto fiera di mio figlio, che ha imparato a comportarsi gentilmente con gli altri bambini pur non frequentandoli spesso, dato che non va al nido e che sta quasi tutto il tempo con noi adulti.
spero solo che non si sciupi col tempo.

1 commento:

  1. Ma che bravo ometto! diplomatico e negoziatore (anche un po' adulatore), sicura che non ci sia niente di tuo? magari tutti i libroni di diritto che ti sarai sciroppata hanno avuto il loro influsso...

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