giovedì 26 maggio 2011
Nuvole e la Pasta Madre, ovvero: come fare dell'accudimento alla fermentazione una filosofia di vita per scappare dal grigiore moderno e metropolitano
(che poi, tecnicamente, non sto nemmeno esattamente nella metropoli, ma è un concetto che intendo comunque sfruttare) :-)
Se c'è una cosa vera di me, è che sono una tipa da lavori manuali. ancora meglio: da lavori manuali che richiedono pazienza, costanza, acquisti pochi ma assurdi e una certa dose di adattabilità.
ok, detto così è veramente equivoco, cercherò di uscirne elegantemente.
in quest'epoca della mia vita in cui non trovo la mia strada maestra, e in cui i pisolini pomeridiani di mio figlio sono occasione di riflessione sull'accudimento come stile di vita (?), mi sono dedicata al concepimento della pasta madre. dopo accurate ricerche, ho trovato qui la ricetta più chiaramente spiegata, e dopo un tentativo fallito miseramente, alla fine è partita.
così ora in famiglia siamo in sei: pupone, mamma, papà, cagnetto, cagnaccio e Gennarina.
ovviamente, qui non mi dilungherò in spiegazioni su cosa sia e come funzioni, perchè in rete c'è tanta di quella letteratura sull'argomento che basta solo cercare, ma potrei dirvi che senso ha per me la pasta madre.
perché, secondo il mio modesto parere, la pasta madre è una filosofia di vita.
in questi pomeriggi caldi, spesso squassati da temporali passeggeri, quando pupone dorme beato è una gioia per me dedicarmi a questo essere, che è vivo e richiede la mia attenzione e perizia, oltre che occupare costantemente il forno spento. girare per rivenditori di farine alla ricerca di quelle adatte, studiare l'andamento della fermentazione, preoccuparmi della pasta quando non ci sono, fare i rinfreschi a volte prima di andare a letto, sono tutte cose che mi "galvanizzano" per il loro sapore antico, per il loro apparire fuori tempo e spazio, per la sensazione che mi dà l'applicarmi a qualcosa che è più vecchio di me di secoli, e che eppure non conoscevo, e non conosce quasi nessuno.
i momenti di euforia la mattina prima di alzarmi dal letto, per la curiosità di vedere cos'aveva combinato la mia pastuccia nella sua ciotola di vetro, e quando poi la vedevo crescere crescere e ancora crescere, e la portavo estasiata al Papà "guardala! guardala! com'è grande!" forse non hanno espresso il meglio di me, forse sono stati un tantino sopra le righe, ma mi hanno resa orgogliosa!
c'è anche l'aspetto prettamente culinario, perché io non tollero proprio gli impasti lievitati col lievito di birra, e l'idea di poter fare una pizza che non mi faccia contorcere nel letto è un vero sollievo per me.
da quando poi sono afflitta dalla sindrome del nido (ma non colpiva le donne incinte? a me è venuta in ritardo), tutte le scuse sono buone per tornare al naturale, per sforzarmi di offrire a mio figlio cose buone e sane, per insegnargli da subito a conoscere la natura, e a rifuggire tutte le volte che può l'artificiale, il pre-preparato.
perciò, ora a casa De Puposkis è nata, dopo un mese di gestazione, la nostra Gennarina Pasta Madre, che tra poco verrà trasferita nel vasetto di vetro in frigo, il che significa che il grosso del lavoro è fatto.
è una soddisfazioncina che volevo regalarmi.
creare da me qualcosa che ci sfamerà in mille modi, che si moltiplicherà e potrò regalare ad altri sapienti cuochi o aspiranti tali, non ha prezzo.
già vedo le manine di pupone agguantare il primo pezzetto di pane fatto dalla sua mamma.
ora probabilmente cadrò nel vortice della panificazione. in quel caso, ad un certo punto fermatemi, mi raccomando.
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Hai tutta la mia ammirazione incondizionata!!!
RispondiEliminaUn giorno la farò anch'io.
Va te se deve diventare il sogno proibito fare il pane e la pizza con la pasta madre, in casa. Ma è che io non sono tagliata credo, richiede troppa attenzione e cure... il che è non una bella cosa da dire per una che è madre :-DDDD
Bravissima!
Maledettissimo Blogger! Non sono Anonimo, sono Fi...
RispondiEliminaNuvole, quoto tutto!!!
Io sono nel pieno del vortice della panificazione quotidiana, con sperimentazioni su forme, tipi di farine e tempi di cottura!!!
Ma non mi sono ancora inerpicata nella creazione della pasta madre. Poichè domani parto con Bia per una decona di giorni, avevo già stabilito di iniziare al mio ritorno! In caso di difficoltà, ti chiederò lumi!!!
Evviva il pane fatto in casa, che inonda tutto e tutti con il suo profumo meraviglioso e che, strano a dirsi, mi fa sentire ormai più felice di un paio di tacchi alti! Oh... mio Dio, che ho scritto... aiuto!
Che bella la pasta madre, la sto meditando anch'io , ma aspetterò finita l'estate...a proposito, come farai? te la porti con te in viaggio?
RispondiEliminafacci sapere come viene la pizza, perchè avevo letto pareri discordanti...
@ Cocchins: o me la porto o la lascio a chi viene ad innaffiarmi i fiori o la congelo... la pizza sarà il primo tentativo con pasta madre, ti farò sapere tutto... :)
RispondiElimina@ Fi: anch'io sto messa come te, non ti preoccupare........ :) evviva il pane fatto in casa!!!!!
@ Owl: non lo dire, vedrai che ti piacerà. male che vada, è solo una colonia di batteri che muore, possiamo farcene una ragione :))