amo l'idea di occuparmi da sola di pupone col papà, non ho bisogno di nonne, zie, cugine e amiche a darmi il cambio quando sbando o ad accompagnarmi dal pediatra o a comprargli i vestitini. e poi, diciamolo, non tollero ingerenze di nessun tipo.
le decisioni più importanti della mia vita le ho prese da sola, e da sola mi sono presa i rischi e le incertezze.
ora che sto cercando disperatamente lavoro, però, mi sono ritrovata più di una volta a interpellare persone più esperte, più inserite, più grandi di me per un consiglio o, anche, per essere "inserita" a mia volta. io mando giù quella brutta sensazione che mi dà il sollecitare aiuti di qualsiasi tipo, lo faccio in nome dell'amore per la mia famiglia, sostanzialmente. per dare più certezze a mio figlio, per aiutare il papà, per non appoggiarmi più a mio padre.
con la morte nel cuore mi sono ritrovata a chiedere più o meno esplicitamente se non ci fosse la possibilità di essere presentata, di fare un colloquio, di avere una dritta qualunque. non voglio niente di illecito, però forse una corsia preferenziale talvolta l'ho desiderata, quantomeno perchè da sola, davvero, finora non ce l'ho fatta. non dico chissà che. anche un lavoro semplice, intanto che continuo a studiare, a specializzarmi, e che i miei sogni di gloria stanno
e mi vergogno. ogni volta mi schiaffeggerei.
e sono sempre qui.
con la sensazione fortissima che non accadrà un bel niente, perchè il mio karma è che devo fare le cose da sola. davvero. continuare come ho sempre fatto, per orgoglio o per cocciutaggine.
non è che sono più frustrata ora di prima, sono solo più disillusa, che è una parola che sto usando un po' troppo spesso, ultimamente. disillusa e disincantata.
certa che le cose le otterrò, se le otterrò, un giorno, per caso o per fortuna o per forza di un mio impegno sovrumano.
però mi dico, allora è vero. che difficilmente gli altri ti possono aiutare, anche se hanno le migliori intenzioni. a meno che non abbia qualche santo in paradiso (o in parlamento, o al vaticano!), le cose importanti stanno già sulla tua strada, devi soltanto continuare a percorrerla.
forse è colpa anche mia, forse in qualche modo "respingo" gli aiuti, inconsciamente.
...da vera sarda :)
inconsciamente stai respingendo tutto. Non è brutto farsi aiutare da chi ci vuole bene...è TANTO brutto farsi aiutare da chi non stimiamo e sappiamo che dobbiamo "sdebitarci". semina semina e semina richieste ovunque e a tutti... non vorrai che dicano "ah...ma se sapevamo che cercava potevamo chiamare lei...", perche è cosi che succede sai?
RispondiEliminaNella vita, spesso, vince sempre chi piange, grida chiede e sbraita...purtroppo.
Ah se ti capisco... dici che sono i geni sardi? Mi sa proprio di sì!
RispondiEliminaNon sono sarda ma capisco il tuo sfogo.
RispondiEliminaUn po' di anni fa parlavo con un mio amico proprio di questo. Il nostro karma lavorativo era costellato di batoste, sfortune, attese. Colpi di fortuna pochi.
Ma quelle vittorie che sono arrivate, alla fine, hanno avuto un sapore che non riesco neanche a descriverti.
Perciò Nuvole, ti parlo con il cuore e con la pancia, tieni duro. Arriveranno.
So che non serve dirtelo, che sei bella tosta di tuo! E quindi già sulla buona strada ;-)
Ti abbraccio
Ciao, ti seguo ma non scrivo mai...ma oggi... Beh...Sei in gamba e ... "concura"...da vera sarda, come me. Ma ci son momenti in cui sembra tutto davvero difficile...e pare che l'idea di "svendersi" faccia capolino troppo spesso. Batti tutte le strade possibili, i risultati arriveranno, vedrai e potrai magari scegliere, fra qualcosa di cui sarai profondamente orgogliosa e qualcosa di cui saria grata a qualcuno. Ma ora che c'è il pupone, anche per il pupone, le devi percorrere davvero tutte. Almeno per guadagnarci in serenità, e in lucidità, per poter poi decidere il meglio.
RispondiEliminaun abbraccio e in bocca al lupo!
@ chanel: eh sì. lo spirito con cui agisco è quello: semina semina e semina.
RispondiEliminauff.
@ Tatina: e certo che sono quelli! ;)))
@ Owl: sai che credo che smuovere le acque sia già tanto? in passato ho rifiutato aiuti e aiutini all'università, perché mia madre insegnava e, be', si capisce. ho sempre fatto da me, e hai ragione, era tutta un'altra cosa.
RispondiElimina@ ilpescetto: ho provato a venire da te ma non posso, come mai??
comunque grazie per la visita, e torna! un'altra sarda!
ragazze non vi capisco! saranno i geni non sardi, ma io chiedo aiuto, aiutissimo, anche quando potrei farne a meno, sarà che sono viziata? pigra? forse...però penso anche che certe persone amano essere d'aiuto e che aiutarsi diventa un cemento delle relazioni, diventa una scusa per stare un po' insieme...poi, va bè, il fatto che di notte chieda a mio marito d'alzarsi lui per prendermi un bicchiere d'acqua, non significa niente...
RispondiEliminaciao Nuvole, anche io come te odio chiedere qualcosa, figuriamoci aiuto, sarebbe un ammettere di non farcela da sola e non lo sopporto, quindi ti capisco tanto, ma in questo caso per cercare lavoro ogni fonte è buona purchè sia qualcosa di onesto e dignitoso!ti faccio il mio in bocca al lupo e ti mando una sorpresa se passi da me, la trovi (ovviamente è una cavolata rispetto ai problemi della vita di tutti i giorni)!un bacio, buon weekend!
RispondiEliminaChe bello questo post.
RispondiEliminaMi ci sono ritrovato perfettamente.
Incredibile.
Poi alla fine ho anche scoperto che sei sarda.. ahahha Sarà una malattia presente nel sangue di noi sardi, l'orgoglio di non voler chiedere mai????
Mah
@ Cocchins: allora dovremmo proprio incontrarci e diventare amiche del cuore. io faccio i favori a te e tu li fai a me! ti tengo i bimbi tutto il pomeriggio! :D
RispondiElimina@ Federicasole: ora passo! grazie!
@ iviaggidimaya: eh mi sa che è proprio la nostra malattia...benvenuta!