mercoledì 14 marzo 2012

Dormono

Dormono.
E io non posso.
Ho mille motivi per volermi nascondere sotto le coperte fino al primo risveglio, ma anche mille cose che frullano in testa, e devo farle svolazzare un po'.
Dormono.
E il "grande" ha 39 di febbre, e io sono sola, e la famiglia di origine tace laggiù, non accenna a venirmi in soccorso, allora dopo un po' di frigni mi rimbocco le maniche e faccio da me. E penso a tutte le amiche e cugine e conoscenti con stuoli di nonne, zie, amiche nullafacenti che sgomitano per citofonare per prime a casa loro, e che appena rimangono sole telefonano a qualcun altro per lamentarsi di quanto sono stanche. E penso che anch'io la stanchezza vera non l'avevo mai sperimentata, ma me la devo tenere, perchè al momento il numero del pronto soccorso dà sempre occupato, da queste parti. E penso che il fatto che soltanto io sappia dove stanno i pigiamini, come si usa il termometro, cosa deve mangiare il grande per cena, a che ora deve mangiare la piccola, cos'è quel "Cincino" che il primo sta cercando per casa, non va mica bene.

Dormono.

E mi viene in mente la primavera che sta arrivando, e che la febbre passerà. Che è vero, non prendono l'aereo, però mi vogliono, ci vogliono bene. Che sarò anche sola, ma sto costruendo qualcosa di maestoso, con questi bambini. Che sono la cosa più incredibile che potessi fare.

Che in questo lasso di tempo in cui li ho voluti, concepiti, partoriti e cresciuti, un sacco di miei coetanei si sono presi le loro soddisfazioni. Che ho amiche che vanno ancora in discoteca, beate loro.
Che la gioia che provo quando guardo i miei figli e penso che sono proprio miei, è indescrivibile e totale. Che, purtroppo per me o forse per gli altri, il lasso di tempo è lo stesso per tutti.

Dormono e comincio a credere nei miracoli, nella lunga fila di magie che mi hanno portata fin qui. Comincio a essere cosciente di ogni singola cosa. Diminuisce la paura per le ore di solitudine e le battaglie piccole e meno piccole, cresce la gratitudine.

Pupone dorme abbracciato a "Cincino", Nanetta dorme coi pugnetti chiusi e borbotta nel sonno. Io sto nel mezzo, coi mie grattacapi e le mie paturnie.

Io sto nel mezzo, con un carico di felicità che schiaccia, nutre, e pesa.


Ps: scusate la pesantezza. Sto elaborando. Sto metabolizzando la nuova situazione e l'indigeribile me stessa :)

17 commenti:

  1. secondo me è un bel post
    e ehm, le tue amiche che vanno ancora in discoteca non sono un po' "tardone"? (e cmque secondo me ti invidiano di brutto)

    baci grandi

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    1. non so, 32 anni sono troppi? a pensarci bene, un po' sì :)
      poi sai, si finisce per andare a quelle serate in cui i dj mettono la musica "che andava quando eravamo ragazze", e in effetti, sì, ci si sente tardone!

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  2. Metabolizza così quando vuoi. Io ti digerisco benissimo invece!
    Capisco bene la solitudine. Schiaccia anche quando sei felice.

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  3. Per me sei una forza della natura, ma mi sa che te l'ho già detto...però, davvero, vai a dormire anche tu!

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    1. vorrei non farmelo ripetere due volte, ma mi sa che non funziona!

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  4. Assolutamente vai a dormire... non è facile lo so! Io sono 3 gironi che mi giro e mi rigiro nel letto e di bimbo ne ho uno solo! E se posso permettermi, chiedilo questo aiuto a VOCE ALTA anzi ALTISSIMA.
    ti abbraccio
    Raffaella

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    1. grazie raffaella, ci proverò. però forse a volte si ha bisogno, più ancora che dell' aiuto materiale, della vicinanza di qualcuno che si preoccupa per come stai.

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  5. pensa che io mi lamento se mamma viene ad aiutarmi... non lo farò più giuro! :(
    ma davvero i tuoi non sono venuti quando è nata la bimba??? ma come fanno??? a resistere ad un nipotino dico...sarei venuta a nuoto io!!!

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    1. sono venuti, sono venuti....una rapida toccata e fuga, ma sono venuti...!
      anch'io mi lamentavo quando c'era la mamma del mio compagno, perché in fondo ho bisogno del mio spazio. però averla in casa era davvero il massimo, me ne rendo conto ora!

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  6. capisco anche io. e, per quanto possa servire, vorrei farti notare quanto straordinaria sia tu e l'impresa che porti a termine ogni giorno :)

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    1. :)
      penso lo stesso della tua, di impresa (e scusa se non commento da un po'...)

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  7. Ho letto il tuo post mercoledì... non sono riuscita a scrivere nulla ma avrei veramente tanto da dire... le nostre sono esperienze simili anche se io di figlio ne ho uno... sentendo altre mie amiche (anche loro sarde) mi sono un po' convinta che la grande isola c'entra qualcosa... non ho ancora capito cosa ma la mentalità... l'attaccamento alla terra... non so... sta di fatto che le cose vanno così.. Mi sbaglierò... Vai a testa alta anche se la stanchezza cerca di abbatterti... sii fiera di quello che stai costruendo... e perchè non ci incontriamo... una bella passeggiata a volte aiuta!

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    1. chissà se è come dici tu, forse sì :)
      e già, perchè no? non so mica dove abiti tu, ma con la macchina si arriva dappertutto! (tranne che in sardegna, naturalmente...!)

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  8. sto girando tra blog di mamme per avere un'illuminazione su come superare indenne la fase del "non mi dorme"...e sono capitata qui. anch'io sono romana di adozione da 5 anni, anch'io ho una bimba di neanche tre anni e una di neanche sei mesi, anch'io mi sento spesso sola e un po' pazza, a volte mi chiedo cosa ci faccio con queste due nane in casa e penso a com'era tutto più facile quando c'ero solo io e decidevo della mia vita e dormivo... ma quando poi le guardo mi sento traboccare di quell'amore un po' folle che proviamo noi mamme. ce la possiamo fare...anche sole...forse con più fatica ma anche meglio e forse con più "soddisfazione", per quel che conta!! ciao!!

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    1. cara anna, benvenuta! (qui da me e nel club delle bimamme ravvicinate e semi-disperate)
      hai ragione: con più fatica ma con più soddisfazione. hai proprio ragione!
      ciao, torna presto!!

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